La Candida auris è una delle principali minacce emergenti per le strutture sanitarie di tutto il mondo. Per ragioni non del tutto chiare, la prevalenza di C. auris, in Italia e nel mondo, sono in aumento. La C. auris viene diffusa nell’ambiente, può sopravvivere sulle superfici asciutte per periodi prolungati ed è dimostrato che la contaminazione delle superfici svolge un ruolo importante nella sua trasmissione nelle strutture sanitarie. La decontaminazione ambientale è pertanto essenziale nella lotta alla diffusione di C. auris.

La C. auris è un lievito patogeno che rappresenta una minaccia emergente e globale per le strutture sanitarie. Uno dei motivi è che risulta essere spesso resistente a più classi di agenti antimicotici, e questo si aggiunge al fatto che i miceti sono difficili da trattare. Inoltre è difficile da identificare con precisione dal punto di vista diagnostico di laboratorio e spesso viene identificata in modo errato. Questo patogeno emergente viene segnalato sempre più spesso come causa di epidemie ospedaliere. La prevalenza globale 1 di C. auris è in aumento e questo dato non esclude il nostro paese dove, nel periodo 1° luglio 2019 – 22 dicembre 2022 sono stati notificati al Ministero della Salute 361 casi di infezione/colonizzazione (età mediana circa 64 anni, range 0–91, soprattutto maschi) da 17 strutture sanitarie in quattro regioni (Liguria 82%, Piemonte 13%, Emilia-Romagna 4%, Veneto 1 caso), di cui almeno 146 (40%) deceduti 2. Lo stesso Ministero, con una circolare del 25 Maggio 2023 2 sull’aggiornamento epidemiologico dei casi di C. auris in Italia, rende noto un incremento dei casi in Italia, con interessamento di nuove regioni ed un “crescente rischio di trasmissione intraospedaliera, di possibile sviluppo di candidemia soprattutto in caso di colonizzazione simultanea multipla, e di diffusione comunitaria”. Ciò si spiega in parte con una maggiore consapevolezza dal punto di vista del laboratorio e, di conseguenza, con una minore errata identificazione di C. auris. Tuttavia, forse a causa dell’aumento dell’uso globale di agenti antimicotici, è chiaro che la prevalenza stia aumentando.

Aspetti da tenere in considerazione

La C. auris colonizza frequentemente sia il tratto gastrointestinale che la cute degli esseri umani 3. Ciò significa che C. auris viene diffusa nell’ambiente e provoca una contaminazione diffusa delle superfici ambientali 4 e delle superfici delle apparecchiature medicali e dei dispositivi medici condivisi 5. Questo patogeno ha la capacità di sopravvivere su superfici asciutte 6 per settimane o più e parte di questa capacità di sopravvivere su superfici asciutte è legata alla capacità di formare biofilm su superfici asciutte 7. Per finire, dal punto di vista ambientale, C. auris è anche meno sensibile 6 ad alcuni disinfettanti rispetto ad altri lieviti e funghi. Per questo motivo, la scelta del giusto disinfettante, in grado soprattutto di agire anche sul biofilm, è essenziale nella lotta alla diffusione di C. auris.

lotta alla diffusione di C. auris

Le linee guida internazionali 8 per la prevenzione della diffusione di C. auris nelle strutture sanitarie raccomandano una serie di misure di prevenzione delle infezioni. Queste includono lo screening per la presenza di C. auris nei gruppi di pazienti ad alto rischio (in particolare quelli ricoverati all’estero), l’isolamento dei pazienti affetti da C. auris dagli altri pazienti, un’attenta cura dell’igiene delle mani e la decontaminazione delle superfici ambientali e delle attrezzature mediche condivise.

Esistono diverse misure di prevenzione e controllo delle infezioni che possono aiutare a combattere la diffusione di C. auris. Di seguito sono riportate alcune considerazioni (ma non si tratta di un elenco esaustivo):

lotta alla diffusione di C. auris

Decontaminazione ambientale frequente con prodotti di comprovata efficacia contro C. auris e biofilm

È importante notare che le apparecchiature e i dispositivi medici condivisi sono al centro della diffusione di focolai di C. auris, da cui nasce la necessità di decontaminare regolarmente l’ambiente. Le stanze devono essere decontaminate anche dopo la dimissione dei pazienti infetti o colonizzati da C. auris e si deve prendere in considerazione l’uso di tecnologie automatizzate come i raggi UV. Un’efficace lotta alla diffusione di C. auris passa per l’utilizzo di un disinfettante in grado di poter rimuovere il biofilm oltre che C. auris.

lotta alla diffusione di C. auris

Lavaggio antisettico giornaliero con clorexidina 2%

La clorexidina può essere utilizzata per decontaminare la cute dei pazienti colonizzati da C. auris. Sebbene questo non “decolonizzi” il paziente, riduce la concentrazione cutanea di C. auris e alcuni studi suggeriscono che questo riduce il rischio di trasmissione incrociata.

lotta alla diffusione di C. auris

Isolamento in stanza singola

Collocare i pazienti infetti o colonizzati in stanze singole resta la scelta da prediligere; se ciò non è possibile, possono essere raggruppati in un’unica stanza (isolamento da coorte).

La C. auris è un patogeno emergente a livello globale. Con opzioni terapeutiche limitate per i pazienti infetti, la prevenzione della diffusione di C. auris nelle strutture sanitarie è di fondamentale importanza. L’ambiente contaminato svolge un ruolo chiave nella diffusione di C. auris nelle strutture sanitarie e un’efficace decontaminazione delle superfici ambientali contaminate è una parte essenziale di qualsiasi strategia per prevenire la diffusione di C. auris.

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